lunedì 11 febbraio 2019

Quando Ba Lena era tanto piccola (Favola moderna di A. Moravia)



Gli alunni hanno lavorato sulle sequenze della favola, illustrato ogni sequenza e infine creato le didascalie. Ecco il risultato!


Miliardi di anni fa, in un piccolo lago, viveva una piccola creatura di nome Ba Lena. Era allegra e vivace ma aveva un grande cruccio: la sua piccolezza.

 
Sopra un albero lì vicino, appollaiato su un ramo, viveva un grande uccello di nome Ci Cogna. Osservava con attenzione il lago in attesa di una preda.


Non appena Ba Lena riemerse dall’acqua, Ci Cogna con un rapido balzo volò verso il lago e con il suo lungo becco la catturò.


Ci Cogna, prima di divorarla, volle conoscerla e sapere qualcosa sulla sua vita; Ba Lena, disperata, disse di sentirsi l'animale più infelice sulla terra a causa delle sue dimensioni e perché non aveva mai visto il mondo.


Ci Cogna, spinta dalla tenerezza, decise di non mangiarla, anzi, le propose di accompagnarla verso un grande lago chiamato MARE. Così Ba Lena, guidata da Ci Cogna, con le sue piccole zampe da papera, si avviò verso il mare, dove finalmente avrebbe trovato cibo a volontà e grandi spazi.


Finalmente giunti a destinazione, Ci Cogna le promise che, due volte ogni mille anni, l’avrebbe attesa nel vicino promontorio, per sapere come procedesse la nuova vita.


Balena trascorse le sue giornate a mangiare, piano piano diventò sempre più grassa, il grasso s’impossessò di lei tanto da salirle sino al cervello. E le sue piccole zampette? Scomparvero!


 Con il passar del tempo Ba Lena ridiventò triste, la vita per lei era noiosissima, perciò decise di avviarsi verso il promontorio in attesa della sua amica Ci Cogna.


Non appena la vide arrivare, la supplicò di riportarla nel suo piccolo laghetto, rivoleva la sua vecchia vita.  Ci Cogna la invitò a seguirla, ma le sue zampette non c’erano più! Ba Lena, disperata chiese di essere trasportata con il becco, ma Ci Cogna, con una gran risata, volò via, lasciandola sola e disperata alla ricerca della sua vecchia casa.


Sapete perché le balene si spiaggiano? Ancora oggi le balene perdono l’orientamento perché continuano a cercare il loro vecchio lago, si arenano cercando di tirar fuori le loro zampe nascoste nel grasso.

Dipinti e didascalie degli alunni della 1B


Stelle e miti

Mi chiamo Annalisa e ho una grandissima passione: ammirare le stelle.
Mi piacciono così tanto che ho convinto mia mamma a partecipare alle lezioni di astronomia organizzate dall’Università della terza età.
Io sono troppo piccola per frequentarle da sola così la accompagno a tutte le lezioni e sto scoprendo tante cose bellissime. 
Quando guardo il cielo, la costellazione che più mi affascina è Orione.

Sapete perché ha questo nome?
Orione era un cacciatore che amava cacciare al chiaro di luna con i suoi fedeli cani: Sirio e Mera.
Un giorno incontrò Artemide, la dea della caccia, che s’innamorò subito di lui.  Apollo, fratello di Artemide, era geloso che la sorella avesse trovato l’amore e quindi, un giorno, dopo aver visto Orione che nuotava al largo, sfidò sua sorella a colpire con l’arco quel punto in lontananza.
Artemide, essendo bravissima con l’arco e la freccia, raccolse la sfida e riuscì a centrare il bersaglio.
Pochi giorni dopo trovò il corpo di Orione disteso sulla scogliera e, disperata, corse da suo padre Zeus in cerca di conforto.
Ma Zeus, che non riusciva a placare il suo dolore, decise di fare qualcosa per consolarla: mise Orione ed i suoi cani tra le costellazioni così che, guardando il cielo, lei si ricordasse di lui.


La costellazione di Orione ha una bellissima nebulosa.
        
Annalisa 1A

martedì 5 febbraio 2019

La mia più grande passione




Mi chiamo Laura Boeddu, ho 12 anni e frequento la prima media a Dorgali.
Sono una ragazzina allegra, simpatica a cui piace fare nuove amicizie. Nel tempo libero mi piace ascoltare musica, uscire con gli amici e soprattutto ballare.
La danza è il mio più grande sogno. Ho iniziato a ballare all'età di tre anni, dopo aver visto il gruppo Jellicles esibirsi a Cala Gonone. Da quel giorno è nata la mia passione, così i miei genitori mi hanno voluta iscrivere in palestra. Il primo anno non è andato
molto bene perchè, essendo una bambina piccola, sentivo troppo la mancanza di mamma, quindi, proprio mamma prese la decisione di non farmi finire l'anno.
Ma l'anno successivo ho voluto riprovare e mamma per fortuna era d'accordo con me. 
Da quel giorno non ho smesso di ballare. 
A sei anni, la mia insegnante, dopo dure lezioni, mi ha dato la bellissima notizia: sarei andata al CAMPIONATO ITALIANO DELLA FITKID!  E sono arrivata prima!
Se all'età di tre anni guardavo il gruppo Jellicles seduta da spettatrice,  a sei anni ne facevo parte e da quel momento sono andata a fare vari spettacoli in tanti paesi. 
Data questa grande passione per la DANZA, da grande vorrei diventare una brava insegnante. Mi impegnerò e cercherò di realizzare questo grande sogno.
                                       
                                                                                                   Laura 1B


L'Iliade



Il 26 Novembre 2018 la 1A e la 1B si sono recate a Nuoro per assistere a una rappresentazione teatrale sull’Iliade, il famoso poema del greco Omero.

Ci siamo recati al teatro Eliseo dove ci hanno accolto tre signori che gentilmente ci hanno accompagnato in platea.

All’inizio abbiamo ascoltato una voce fuoricampo che faceva un breve riassunto dell’importante opera.

A sorpresa è uscito del fumo dal palcoscenico e quasi direttamente ci siamo accorti che stava iniziando lo spettacolo (anche se a dire la verità quel fumo non era tanto gradevole). Tutto lo spettacolo è stato emozionante anche grazie alle luci e agli effetti speciali.

I personaggi sul palco inizialmente erano solo due Achei che cercavano di convincere  Achille a combattere per loro. Ma solo quando egli trovò Patroclo, il suo fedele amico, a terra privo di vita, Achille riprese le armi e pieno di  rabbia vendicò Patroclo uccidendo Ettore il suo uccisore. Il padre di Ettore, Priamo, sconvolto dalla morte del figlio, chiese ad Achille il suo corpo. L’eroe in questa occasione si dimostrò buono e accontentò  la richiesta del vecchio padre.

Lo spettacolo proponeva lotte bellissime e salti micidiali.

Nei momenti più significativi dello spettacolo si sentivano musiche che creavano  tensione e coinvolgimento. Queste musiche spesso accompagnavano delle danze particolari in cui gli attori indossavano maschere di scena.

Questa rappresentazione teatrale è stata bellissima soprattutto perché ci ha insegnato tante cose molto interessanti. 
                     Massimo Vargiu 1B
                   Pietro Brocca 1B
                     Fabrizio Riffaldi 1B



Il Blog dei ragazzi

Eccoci qua. Finalmente parte il nostro blog. I ragazzi della 1A e della 1B della Scuola Secondaria di primo grado di Dorgali aprono le por...