sabato 26 gennaio 2019

Strane origini delle espressioni che usiamo spesso


                             
L'origine dell'espressione “piantare in asso”

Sapete cosa abbiamo scoperto a scuola?
La prof ci ha raccontato che l'espressione “piantare in asso” non ha nulla a che fare con gli assi delle carte e che deriva invece dal mito di Teseo e del Minotauro ambientato a Cnosso nell'isola di Creta.
Secondo il mito infatti Teseo riuscì ad uscire dal Labirinto di Minosse con l'aiuto di Arianna e il suo filo e, insieme, partirono per la Grecia.
Durante il viaggio, la coppia fece una sosta sull'isola di Nasso.
La mattina dopo Teseo si dimenticò completamente di Arianna e  l'abbandonò addormentata a Nasso. Evidentemente l'amore di Teseo non era molto profondo! Al suo risveglio, Arianna non trovò il suo Teseo e capì di essere stata abbandonata o “piantata” a Nasso. Iniziò a piangere senza sosta, ma a un certo punto arrivò Dioniso, il dio del vino, che si innamorò perdutamente di Arianna e la portò via con sé.
Questa è la leggenda, ma voi vi starete chiedendo: “Qual è l'origine allora?”. Nel Medioevo un monaco amanuense, sicuramente, mentre trascriveva questo racconto, deve essersi dimenticato della “N” di Nasso e anzichè scrivere che Arianna era stata abbandonata "in Nasso", scrisse "in asso". Altri monaci devono aver ricopiato il manoscritto sbagliato e questo errore deve essersi tramandato per un gran numero di volte finché non è arrivato a noi.
È così che è nata l'espressione “piantare in asso”.

Adele 1B
    

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