sabato 30 marzo 2019

La civiltà nuragica in Sardegna




Tomba dei giganti di Thomes
Andres 1A





Dea Madre
Enrica 1A





Villaggio nuragico di Tiscali
Federica 1A





Nuraghe Mannu
Manuel 1A









Nous voilà

         
                                                              1A e 1B

venerdì 15 marzo 2019

L'angolo dei rompicapo






Una delle seguenti parole non possiede
la curiosa caratteristica delle altre: 

aveva 
fiuto 
ebbe 
ingegni 
radar

Chi sa dire quale?

lunedì 11 marzo 2019

domenica 10 marzo 2019

Rimaneggiamo le fiabe




Cappuccetto rosso
(in chiave moderna)

C'era una volta una bambina di nome Cappuccetto Rosso che viveva in un appartamento con la sua mamma; quel giorno era comodamente spaparanzata sul divano a chattare con gli amici, quando...
"Cappuccetto Rossooooooo!" le urlò la mamma dalla cucina "Vieni qui!"
"Aspetta ma' sto mandando un messaggio importante!" fu la risposta della bambina.
"Vieni immediatamente qui oppure il tuo telefono farà una brutta fine!" fu la minaccia della mamma.
"Arrivo, arrivo!"
Giunta in cucina la madre le disse di aver appena ricevuto una video chiamata della nonna che desiderava vedere la nipotina e la mamma ne avrebbe approfittato per mandarle un po' di sushi.
Cappuccetto si preparò velocemente, indossò il casco e salì sulla sua moto cross partendo a tutta coca cola.
Nel bel mezzo del bosco parcheggiò la sua moto e, nascosta dietro a un cespuglio, rincominciò a chattare.
Di lì a poco arrivò l'immancabile lupo che le chiese:"Dove vai bella bambina?"
"Dalla mia nonna" rispose acidamente, irritata per essere stata interrotta.
"Vuoi fare una gara?" chiese affabilmente il lupo.
Gli occhi della bambina si illuminarono e accettò allegramente, ma a patto che il primo a partire fosse lui.
Quel lupaccio, non avendo visto la moto, pensava di avere già la vittoria in pugno e partì a razzo. Ovviamente Cappuccetto arrivò per prima  e rimase un po' con la sua nonnina che, felice della visita e del sushi, la ricompensò con dei soldini.
Ecco che, dopo un po', arrivò il lupo stanco morto e..."Toc toc, apri nonnina, sono io, la tua nipotina!"
La nonna, che era una tipa sveglia, capì l'inganno e, preso il lanciafiamme dallo sgabuzzino, bruciò la coda del lupo che fuggì a zampe levate.                 
                                    
Annalisa e Marisol IA



L'inventore di sogni



L’inventore di sogni

L’inventore di sogni è un romanzo inglese scritto da Ian McEwan nel 1994 e tradotto e pubblicato in Italia nello stesso anno. Questo romanzo è ambientato in Inghilterra. Narra la storia di Peter Fortune, un ragazzo di dieci anni con la testa fra le nuvole ma che ama sognare.
Peter Fortune vive con i genitori e la sorellina di sette anni. Gli adulti lo considerano difficile perché se ne sta da solo, zitto e immobile. Nessuno sa a cosa stia pensando, ma mentre sta così imbambolato, in realtà nella sua mente accadono cose straordinarie. Le sue continue distrazioni gli causano dei problemi come quando dimentica la sorellina sull’autobus o come quando si blocca davanti ai fogli dei compiti in classe. Gli insegnanti credono che non conosca le risposte, ma la verità è ben diversa: Peter è impegnato a pensare a cose ben più complicate come le somme di cifre elevate.
Ogni capitolo del racconto rappresenterà per Peter un’occasione per crescere nella difficile strada verso l’adolescenza. Il significato del libro è quello di crescere attraverso i sogni, che ti danno il coraggio per affrontare le difficoltà della vita, e che con la fantasia si possono vivere molte avventure.

La mia parte preferita è stata l’ultima quando Peter cambia completamente il suo pensiero sugli adulti capendo che da grande ci sono ancora più avventure di quelle della “Banda del Mare” e prova l’emozione di baciare Gwendoline. Penso anche di consigliare la lettura di questo libro perché molto coinvolgente e avventuroso.
 
Marco Antonio IB

In uno dei racconti Peter sogna di essere adulto: ha la barba, legge il giornale e fa discorsi più lunghi del solito.Lui nella vita reale pensa che diventare grandi sia molto noioso, perchè trova che gli adulti discutano troppo. Grazie a questo sogno capisce che essere adulto forse non sarà molto noioso e pensa che prima o poi, anche lui lo diventerà.
A me è piaciuto questo capitolo perchè ti fa vedere il passaggio dal'infanzia all'adolescenza e mi fa riflettere sul momento che sto vivendo io.

Lorenzo  IB

Questo libro a me è piaciuto molto e lo consiglio perché ti presenta un arco di tempo in cui il protagonista cresce  e questo ti fa capire come un bambino possa crescere in un solo anno. Non mi riconosco particolarmente in Peter, ma a volte capita anche a me di volare con la fantasia e di immaginare cose che difficilmente possono accadere.


Adele IB


Io mi sono ritrovato molto in Peter quando diceva di perdersi nei suoi pensieri a scuola quando un argomento non gli sembrava interessante.

Francesco S. IA

Secondo me questo è un racconto che tutti i ragazzi dovrebbero leggere, perché insegna a crescere e io penso che molti ragazzi ci si specchieranno….perché, chi non si distrae a scuola guardando il soffitto?

Zaira IB

Carnevale


Il Carnevale è una festa molto sentita in Sardegna
dove la gente si traveste con maschere e costumi e va in giro per il paese.
Per me questa festa è molto bella, esco con le mie sorelle o con mio padre,
adoro guardare i carri sia dei bambini sia dei grandi.
Mi piace tantissimo guardare i cavalli che corrono il palio,
sono molto veloci e agili.
Quando ero piccola, uscivo con mio padre,
ma adesso posso andarci con le mie sorelle e con le amiche;
cerchiamo di non passare troppo vicine ai carri
perché l’eccessivo frastuono della musica mi disturba.

C’è una cosa del Carnevale che non mi piace per niente:
vedere i ragazzi che bevono troppo,
perché penso che alla fine questa festa possa diventare pericolosa.
Non mi è piaciuto neppure vedere le strade sporche e piene di lattine di birra.

Enrica 1A
 


venerdì 8 marzo 2019

Sbirciando nel quaderno di matematica...





Un disegno molto significativo di Massimo 1B

La matematica è come uno sport.
Bisogna affrontarla conoscendo le tecniche giuste!

Zumba... che passione!



Per presentare il nostro sport abbiamo scelto
di realizzare questa immagine
con un programma di grafica
che la prof ci sta insegnando a usare.

Vi sembra carino?


Lo sport che pratichiamo si chiama “ZUMBA”. 
La Zumba non è uno sport come gli altri:
è molto più divertente. 
La Zumba permette di ballare al ritmo di canzoni vivaci.
Si può praticare in gruppo o singolarmente,
 da parte di bambini e di persone adulte.
Lo scopo di questo sport è di divertire chi lo pratica
facendo dimenticare sia lo sforzo fisico sia lo stress quotidiano. 
La sensazione che proviamo nel ballare
é una  cosa indescrivibile!


                                             Marika e Antonella C. 1B



L'angolo dei rompicapo




Ecco il secondo indovinello

Sei una spia e ti nascondi vicino all'ingresso della base nemica per cercare di scoprire la parola d'ordine per entrare.

Arriva il primo soldato, bussa e gli dicono "Dieci"
e lui risponde "Cinque" per entrare.

Arriva un secondo soldato, bussa e la sentinella gli dice "Dodici".
Il soldato risponde "Sei" e può entrare.

Arriva il terzo soldato, bussa e gli viene detto "Otto".
Risponde "Quattro" e può entrare.

A questo punto tocca a te: bussi e la sentinella ti grida "Quattro".
Tu rispondi "Due". Ma non ti lasciano entrare...

Cosa hai sbagliato?

Il Blog dei ragazzi

Eccoci qua. Finalmente parte il nostro blog. I ragazzi della 1A e della 1B della Scuola Secondaria di primo grado di Dorgali aprono le por...